Per
il pranzo della domenica ho deciso di provare un classico della tradizione
meneghina, l’ossobuco accompagnato dal famoso risotto. Utilizzerò per il riso
un procedimento che ho sentito tempo fa da un cuoco del quale non ricordo il
nome. Consiste nel fare riscaldare il riso nella pentola senza alcun
condimento, per fare in modo di “chiudere” il chicco che in questo modo
trattiene di più gli amidi in cottura. Devo dire che il risultato è eccellente!
L’unica cosa è che bisogna preparare il soffritto a parte, aggiungendolo poi in
cottura.
OSSOBUCO ALLA MILANESE E IL SUO RISOTTO
Gli ingredienti necessari
per 4 persone:
-
300 g di riso Carnaroli;
-
4 scalogni;
-
2 l di brodo di carne;
-
4 ossibuchi;
-
2 bicchieri di vino
bianco;
-
1 ciuffo di prezzemolo;
-
1 limone non trattato;
-
1 filetto di acciuga;
-
2 bustine di zafferano;
-
1 noce di burro;
-
2 cucchiai di
parmigiano;
Aggiungiamo
poi gli ossibuchi e li facciamo ben rosolare da entrambi i lati. Sfumiamo con
un bicchiere di vino e, una volta evaporato abbassiamo la fiamma ed allunghiamo
con il brodo, proseguendo la cottura per circa un’oretta con il tegame
parzialmente coperto, avendo l’accortezza di aggiungere un po’ di brodo nel
caso si asciugasse troppo.
5
minuti prima di spegnere il fuoco prepariamo la famosa “gremolata”: tritiamo
finemente un generoso ciuffo di prezzemolo, aggiungiamo la scorza tritata di un
limone non trattato ed un filetto di acciuga, diliscato e dissalato. Uniamo il
tutto agli ossibuchi e portiamo a termine la cottura.
Nel
frattempo iniziamo a preparare il risotto. Mettiamo a scaldare il riso, fino a
che, prendendo tra le dita un chicco, non lo sentiremo molto caldo! A quel
punto sfumiamo con un bicchiere di vino bianco, e una volta evaporato iniziamo
ad allungare il risotto con il brodo.
Aggiungiamo
lo scalogno, che avremo precedentemente stufato con un po’ d’olio e di burro, e
proseguiamo la cottura.
Qualche
minuto prima della fine della cottura aggiungiamo lo zafferano.
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